mercoledì 15 febbraio 2012

Attenzione al portafogli


Tra i disservi vari capita di dimenticare che sui treni viaggiano dei personaggi poco raccomandabili, per cui è necessario fare sempre attenzione ai propri effetti personali.
Riportiamo nel seguito la segnalazione che abbiamo ricevuto da una pendolare che ha subito il furto del portafogli su un regionale.

Alla cortese attenzione dell'Associazione Pendolari,
ieri sera ho preso il regionale 20435 Greco Pirelli-Piacenza, tra Lodi e Piacenza mi sono addormentata per stanchezza e al risveglio non ho più trovato il portafogli. Sono sicura di essere stata borseggiata sul treno perché un'amica mi ha portato in auto in stazione e salita sul treno ho controllato come sempre la borsa.
Vi scrivo questa mail in modo che possiate avvisare altri viaggiatori attraverso i vostri mezzi di comunicazione, preferisco non scrivere di persona sulla bacheca di facebook per motivi di privacy e anche per sicurezza visto che non ricordo quanti e quali documenti conteneva il portafogli oltre al bancomat e alla patente.


Distinti saluti
Lettera firmata

1 commento:

Marco Andrei ha detto...

Aggiungo la mia esperienza personale.Fortunatamente non sono stato io il soggetto che ha subito il furto. Mesi fa, in un dei nostri felici rientri tutti in piedi da Milano (prima e seconda classe), ho notato due zingari che, nonostante l'estremo affollamento, si sono fermati proprio vicino alla porta di uscita dello scompartimento. Strano, col casino che c'era, stare li era come volontariamente ficcarsi in un barile pieno di miele ed api.....Arriviamo a Lodi e come di consueto si svuota il treno. Mi siedo, vicno alla porta in questione, davanti ad un signore di PC che si era assopito. Io continuo a farmi i fatti miei. Arrivati a Pc il signore si sveglia, sia accinge a prendere la sua 24h ed esclama: "Caspita qualcuno per sbaglio mi ha preso la valigetta". Io a quel punto ho realizzato l'accaduto. Il mio sentore "de panza" mi aveva allertato che qualcosa non andava. In sostanza questi "maiali" stazionavano vicino alle porte per poter fregare con le borse o giacche delle persone sedute in prossimità della porta da poter cosi scappare con facilità dal treno.

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