martedì 6 novembre 2012

I pendolari Valdarda scrivono a Peri

Pubblichiamo le lettera dell'Associazione Pendolari Valdarda all'assessore Alfredo Peri.
Condividiamo in pieno e sosteniamo le richieste di chi, come noi, soffre quotidianamente dei disservizi offerti da Trenitalia/Trenord e dell'indifferenza delle istituzioni.

Egregio Assessore,
prendiamo spunto dal grottesco episodio avvenuto il 15 ottobre scorso nella stazione di Fiorenzuola (ved. allegato), in merito al quale riteniamo superfluo ogni ulteriore commento ma la invitiamo ad adottare i provvedimenti di competenza, per sottoporle alcune questioni sulle quali gradiremmo ricevere un suo riscontro. Si tratta peraltro di problematiche in gran parte già discusse in passato, in particolare nell’incontro tenutosi lo scorso dicembre presso la Provincia di Piacenza, ma sulle quali non abbiamo più ricevuto alcun aggiornamento.

1) Aumento dei prezzi degli abbonamenti sovraregionali
Riteniamo inaccettabile l'aumento dei prezzi degli abbonamenti a tariffa sovraregionale (ad esempio quelli sulla tratta Fiorenzuola-Milano) avvenuto lo scorso mese di agosto (+12,5%), che va ad aggiungersi a quello del mese di febbraio (+23%): un aumento di tale entità, senza alcuna motivazione nota e senza informazione preventiva agli utenti, ci sembra del tutto ingiustificato, soprattutto perché non corrisponde ad un percepibile miglioramento della qualità del servizio.
Tutto ciò tenendo conto anche di quanto lei stesso ci aveva segnalato lo scorso febbraio sulla necessità di correggere il meccanismo di calcolo delle tariffe sovraregionali utilizzato da Trenitalia, su cui non abbiamo più avuto alcuna notizia. L'errore di calcolo è ovviamente a sfavore dei viaggiatori, che continuano a pagare più del dovuto: quando verranno rimborsati? Perché la Regione non riesce ad imporre al suo fornitore l’applicazione di tariffe eque?

2) Proroga del contratto di servizio con Trenitalia
Ci eravamo illusi di un possibile miglioramento della qualità del trasporto ferroviario regionale a seguito della messa a gara del servizio, prevista per il giugno 2012, ma abbiamo appreso dalla stampa locale che la Regione Emilia-Romagna non sarebbe riuscita ad espletare la gara prima della scadenza del contratto in essere a causa di un ritardo nella predisposizione del bando e che, di conseguenza, avrebbe prorogato il contratto con Trenitalia di altri 3 anni (oltre alla proroga di 1 anno già concessa in precedenza, come ci aveva comunicato lei stesso nell'incontro di dicembre).
Qualora tutto ciò corrisponda al vero, ma attendiamo suoi chiarimenti in merito, sarebbe veramente imbarazzante, anche perché non comprendiamo per quale motivo, qualora non fosse stato oggettivamente possibile esperire la gara entro il termine previsto, il contratto con Trenitalia sia stato prorogato di ben 3 anni e non per il tempo strettamente necessario per procedere al nuovo affidamento mediante gara.
3) Modifiche all'orario nel mese di dicembre
Tra le tante promesse MAI mantenute nei confronti della nostra Associazione (il che, ce lo conceda, ci fa sentire presi in giro) c'è anche quella della condivisione delle bozze dell'orario ferroviario prima dell'entrata in vigore, in corrispondenza delle ormai abituali scadenze di giugno e dicembre.
Poiché l'orario attuale sarà in vigore fino all'8 dicembre prossimo, le chiediamo di farsi nostro tramite con gli uffici regionali interessati e nei confronti di Trenitalia/Trenord affinché ci sia data la possibilità di condividere preventivamente l'orario che entrerà in vigore il 9 dicembre e, nei limiti del possibile, di proporre alcune modifiche che avevamo già avanzato in passato e che riteniamo possano portare un sensibile miglioramento del servizio. Citiamo, a titolo d'esempio il problema delle coincidenze di solo 1 minuto nella stazione di Piacenza fra i treni in carico alla Regione Lombardia provenienti da Milano e quelli in carico alla Regione Emilia-Romagna diretti a Rimini/Ancona/Pesaro, che nella fascia oraria pomeridiana crea notevoli disagi sia a pendolari che a viaggiatori occasionali costringendoli a lunghe attese in stazione o, nella migliore delle ipotesi, a corse disperate da un treno all’altro.
4) Qualità del servizio e disagi per i viaggiatori
E’ fastidioso ripetere sempre le stesse cose, ma non vorremmo passasse in secondo piano che, a prescindere dai prezzi e dall’orario, la qualità del servizio continua a mantenersi su livelli indecorosi in termini di puntualità, pulizia e climatizzazione delle carrozze, guasti ai locomotori e alle porte, esiguo numero di
vetture (in particolare il venerdì nella fascia pomeridiana) ecc., con conseguenze anche in termini di sicurezza dei passeggeri.
Cogliamo l’occasione per ricordare la promessa di un ulteriore abbonamento gratuito per i pendolari emiliani, entro l’aprile 2013, in riferimento ai disagi subiti nell'inverno 2011/2012, sempre che le condizioni climatiche del prossimo inverno non causino disservizi tali da far prevedere indennizzi aggiuntivi... Ci permettiamo tuttavia di evidenziare che gli abbonamenti gratuiti diventano un risarcimento fittizio se vengono sistematicamente recuperati (con gli interessi) dal gestore del servizio attraverso aumenti spropositati delle tariffe: com’è possibile che la Regione non possa avere alcun controllo su questo “far west” imposto da Trenitalia?

ADESSO BASTA PROMESSE: FATTI!


Distinti saluti.
Associazione Pendolari della Val d’Arda
Il Presidente
Fabrizio Uggeri

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