martedì 19 luglio 2011

La sicurezza in zona stazione e le “risposte” del comune

Come da tempo sosteniamo la scelta dell’amministrazione di mettere a pagamento il deposito delle biciclette non ha avuto alcun impatto positivo sulla sicurezza in zona stazione: l’ennesima prova ce l’ha data C.P.: una pendolare che ci ha messo al corrente di un suo scambio di e-mail con l’assessore Carbone.

Nel 2010 C.P. scrive all’assessore segnalando i problemi di sicurezza in zona stazione. Carbone si prende tempo per riflettere: dopo circa un anno risponde. Non siamo autorizzati a riportare integralmente il testo della mail di Carbone, ma possiamo riassumerne i sommi capi riportando tra parentesi i nostri commenti.

Per prima cosa Carbone si scusa per aver risposto dopo quasi un anno, ma l’aspetto positivo è che il lavoro di riqualificazione di piazzale Marconi è terminato, manca solo qualche pensilina come ciliegina sulla torta (a tal proposito ricordiamo la campagna “Carbone toglici dal solleone” lanciata dalla nostra associazione).
Il servizio di custodia è partito, nonostante la discussione nata in città sulle modalità di sostegno economico al servizio (forse Carbone non si è accorto che la discussione era ed è sul servizio stesso, non sulle modalità di sostegno economico), il servizio è stato pensato per offrire la maggior copertura possibile in termini di orario (chiedere a chi rientra il sabato pomeriggio) e per fare in modiche coloro che posteggiano in zona “non sentissero troppo una condizione di pericolo e marginalizzazione”.
Il comune ha anche sistemato l’ordine e la circolazione nel parcheggio cercando di favorire le condizioni di controllo visivo (se questo comporta la perdita di un centinaio di posti auto, pazienza.. ci sono sempre i posti a pagamento).
L’amministrazione, sensibile alle richieste dei cittadini, ha anche posizionato centinaia di posti bici gratuiti e non custoditi. Non è stato possibile farlo in piazzale Marconi a causa dei vincoli della soprintendenza.

Riportiamo invece integralmente la risposta da C.P. all’assessore che condividiamo in pieno e che si commenta da sola.

Buongiorno Assessore,
grazie per la sua risposta.
Come lei giustamente ricorda Le avevo scritto un anno fa, dopo che per la terza volta mi era stata rubata la bicicletta. Più che lamentare i furti in sè, lamentavo lo stato di abbandono e mancanza sicurezza e di presidio della zona adiacente a via dei Pisoni (deposito bici e parcheggio).
Oggi certamente possiamo vedere un piazzale Marconi sistemato e un deposito delle bici più dignitoso... ma certamente il problema vero non è risolto.

Mentre infatti si consumava la polemica, che lei ben ricoderà, sulle famose "Bici fuorilegge" in Piazzale Marconi, con conseguente "tolleranza zero" e rimozione forzata a me è stata distrutta la macchina nel Parcheggio di via Dei Pisoni.Come molti, per recarmi in stazione uso macchina o bici a seconda del meteo. Il 10 febbraio tornando dal lavoro (ore 20.30), vado a riprendere la mia macchina nel parcheggio di via dei Pisoni, e la trovo distrutta. Qualcuno mi ha completamente frantumato tutti (e dico tutti) i vetri, compreso il lunotto posteriore, provocandomi un danno di oltre 1.000 euro.




Davanti alla mia macchina distrutta chiamo il 113 per avvertirli del fatto, e mi dicono che sì c'era già una volante in Stazione ma che non poteva venire da me perchè si stavano occupando di un ubriaco che stava creando problemi verso Borgo Faxhall. E direi che questo la dice lunga sulla sicurezza, diurna e serale, del luogo.
(Le allego le foto dell'auto: una modestissima micra del 2003)



Quindi mentre da una parte si discute sul valore architettonico di piazzale Marconi e di "bici fuorilegge" io subisco un danno di 1.000 euro, non posso usare la macchina per due settimane, devo fare due denunce, perdipiù nell'indifferenza generale (manco una volante che venisse a vedere cosa era successo.)
Ieri sera altro regalino: arrivo e trovo la bici senza sellino (Le allego la foto).

La bici era parcheggiata nelle rastrelliere gratuite lato sede della Provincia (in linea d'aria praticamente davanti all'ingresso di Tempi).
Sono ben conscia che quelle rastrelliere non sono custodite, tuttavia ripeto di nuovo dopo un anno: il problema è la sicurezza.
Potrei farLe tanti altri esempi e descrizoni di scene cui assisto (come ad esempio quando sto slegando la bici e un uomo si mette ad orinare di fianco a me), ma non vorrei dilungarmi troppo.

Grazie per l'attenzione e cordiali saluti,

Chissà se tra un anno l'assessore risponderà...

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