giovedì 28 luglio 2011

Il passante ferroviario a Piacenza: la nostra opinione


Dopo i recenti articoli apparsi a proposito dei collegamenti ferroviari Piacenza Milano riteniamo esprimere, come rappresentanti dei pendolari, un parere che riteniamo perlomeno “qualificato”.


Intanto ci preme manifestare soddisfazione sia per l’interesse che la questione del pendolarismo e del collegamento per Milano sta suscitando presso Confindustria, sia per il rinnovato impegno di Provincia e Comune sul tema dopo una lunga latitanza. Molte delle misure proposte non sono infatti da intendersi come migliorative, ma come il ripristino di una situazione che Trenitalia ha deteriorato nel corso degli anni anche grazie all’inerzia delle istituzioni locali.
I collegamenti veloci con Milano erano infatti presenti su alcune classi di treni (gli Intercity ora Eurostar City) ora di minor frequenza e da febbraio non più accessibili con il normale abbonamento mensile, ma solo con abbonamento annuale e con un ulteriore supplemento: precari e studenti si rassegnino a impiegarci un po’ di più...
Venendo al tema del prolungamento della linea S1 del passante di Milano fino a Piacenza abbiamo delle serie perplessità sulla reale utilità di questa opzione. Un dato sopra tutti: un treno della S1 impiega 32 minuti da Milano Rogoredo (ultima stazione di Milano) a Lodi, un treno regionale veloce ce ne impiega 14-15. Per questo i treni della S1 sono poco affollati: i pendolari lodigiani stipano i regionali da e per Piacenza perché sono più veloci!
Per il pendolare è la velocità di collegamento il vero fattore di scelta del treno, quindi sentire parlare di tempi di percorrenza inferiori a 50 minuti per raggiungere un “approdo scambiatore” a Milano risulta paradossale, già oggi un regionale veloce impiega circa 40 minuti per fare la tratta Rogoredo – Piacenza arrivando a 33 minuti per gli ESCity che non fermano a Lodi (ovvero quanto impiega un treno S1 da Lodi a Milano).
Quindi ben venga la proposta del Sindaco di sollecitare collegamenti diretti, mentre per quanto riguarda il prolungamento della S1 riteniamo più utile riflettere sull’utilizzo della tratta ad Alta Velocità come reale rivoluzione nel collegamento tra le due città: impiegare 20 minuti per essere a Milano con treni puliti e veloci porrebbe Piacenza in reale competizione con altre realtà del territorio lombardo in fatto di scelta residenziale, con ricadute positive anche in termini economici. La possibilità di utilizzo della tratta ad Alta Velocità da parte dei piacentini non è utopica, ma era prevista negli accordi a suo tempo stipulati da Comune e Provincia con la TAV e finora non rispettati.

Associazione Pendolari Piacenza

1 commento:

Stefano ha detto...

Sottoscrivo in pieno.
Spero veramente che le prese di posizione delle amministrazioni siano consapevoli delle reali esigenze dei pendolari.

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