venerdì 24 giugno 2011

La misteriosa profezia del divieto di sosta biciclette


Si avvicina il 30 giugno, data in cui scade la famigerata ordinanza che vieta il posteggio delle biciclette in piazzale Marconi.
In molti ci chiedono se l’ordinanza verrà rinnovata, domanda che abbiamo girato al Sindaco senza ottenere risposta.
Come Associazione ci siamo sempre basati sui fatti ed abbiamo sempre diffidato delle voci e delle dicerie, ancor più delle profezie.
Tuttavia, un evento di cui siamo venuti a conoscenza di recente ci ha fatto dubitare delle nostre certezze. Raccontiamo i fatti uno alla volta.

Nel 1543, Nostradamus, il discusso “profeta”, durante uno dei suoi viaggi in Europa, è passato per Piacenza e pare che vi si sia trattenuto per alcuni mesi, attratto dai pisarei e fasò e dal gutturnio frizzante.
Nostradamus era di madrelingua francese, ma pare che durante il suo soggiorno abbia imparato i nostro dialetto, spinto dalla necessità di comunicare con l’oste della sua taverna preferita: un omone barbuto, di nome Gnasso e che parlava solo il piacentino “del sasso”. D’altronde notoriamente il piacentino è molto simile al francese.
Pare anche che, sempre durante il suo soggiorno piacentino, Nostradamus abbia scritto alcune delle sue dibattute quartine; tuttavia di tali scritti si era persa ogni traccia.
Ebbene, i manoscritti di Nostradamus sono stati ritrovati durante gli scavi per la posa delle scale mobili di piazzale Marconi!
Il documento è stato immediatamente nascosto in una zona segreta all’interno dell’area della Pertite (dove pare ci siano anche dei cadaveri di alieni, morti per un indigestione di picula ad caval, ma questa è un’altra storia), tuttavia, grazie a un infiltrato, siamo riusciti ad averne una copia.
In particolare, in questo periodo  una quartina ci ha colpiti. La riportiamo così com’è:

A la fei dal sest mes ‘d l’an dal teremot giad
in un paes guvernà da un re c’al sa ciama Gi
as pudrà pò lasà i bi e ci in d la piasa du s’ferman i caros d’fer
par tri mes, po’... as sa sà mia

Occorre tener conto che i versi sono stati scritti nel 1543, e per di più da una persona non madrelingua piacentina; tentiamo comunque una traduzione in italiano:

Alla fine del sesto mese dell’anno del terremoto giallo
in un paese governato da un re di nome Gi
non si potranno lasciare le bi e le ci nella piazza dove si fermano le carrozze di ferro
per tre mesi, poi.... non si sa

L’interpretazione ci sembra abbastanza evidente: l’anno del terremoto giallo ci fa pensare a quanto successo in Giappone, quindi si parla di quest'anno, il riferimento al re Gi è talmente evidente che non richiede alcun commento.
Nel 1543 non c’erano ne biciclette ne treni, ma anche il riferimento alle bi e alle ci che messe assieme diventano bici. Le carrozze di ferro non sono forse i treni che si fermano se non direttamente in piazzale Marconi, nelle sue immediate vicinanze?
Ci sembra quindi evidente che Nostradamus ha predetto una nuova ordinanza che impone il divieto di sosta delle biciclette in piazzale Marconi per altri tre mesi, poi si vedrà.
Di solito le quartine di Nostradamus vengono tirate fuori dopo che i fatti sono successi, noi l’abbiamo pubblicata quando ancora non si sa cosa succederà ai pendolari ciclisti dal mese di luglio.
Staremo a vedere.

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