mercoledì 2 marzo 2011

Ancora 48 ore


Stamattina ho parcheggiato la mia bicicletta sul piazzale.
E lo farò sicuramente per altri due giorni.

Non sono certo i volantini diffusi dalla Polizia Municipale a ratificare l'entrata in vigore del provvedimento: affinchè si possa considerare valido deve essere installata la segnaletica.

Senza i cartelli che individuano i tratti interessati dal divieto di sosta l'ordinanza non è valida.

I giornali riferiscono di una sola rimozione effettuata ieri: la definiscono una "partenza soft", a mio avviso si è trattato di un abuso.

Al contrario non c'è notizia di una sola multa commissionata agli automobilisti che, parcheggiando in doppia fila, anche ieri sera hanno bloccato il traffico in corrispondenza del rientro dei treni.

Piena solidarietà quindi al malcapitato che dovrà recarsi al deposito per ritirare il proprio mezzo "arrugginito e malfunzionante": che fosse realmente arrugginito lo posso credere, in tanti non utilizziamo la bici più nuova per andare in stazione, mi chiedo invece se i vigili abbiano effettuato una prova su strada prima di definirlo "malfunzionante".

Dicevamo che anche stamattina non vi era traccia dei segnali che devono informare del provvedimento e delimitare le aree in cui sarà effettivo il divieto di sosta.
Pertanto l'ordinanza non può ritenersi in effetto.
Se, come leggiamo sui giornali, i cartelli verranno installati oggi allora il divieto di sosta dovrebbe partire da venerdì.
Dico dovrebbe perchè, dal testo dell'ordinanza, il periodo di validità del provvedimento comprenderebbe anche l'ultima settimana di febbraio: riteniamo quindi che l'installazione tardiva della segnaletica potrebbe portare alla invalidità del provvedimento stesso.

Curioso poi che vengano installati dei segnali per un provvedimento che scardà a fine mese: ne vale la pena?.
Se, come auspichiamo, il provvedimento non verrà rinnovato (e voci in tal senso iniziano a girare) il costo della posa dei cartelli sarà l'ennesimo spreco di questa Amministrazione.

Infine, un commento sulla disparità di trattamento, su questa severità a due facce: da un lato vediamo una "tolleranza zero" verso i ciclisti disordinati, dall'altro ancora nessun provvedimento verso gli automobilisti indisciplinati che causano gli ingorghi nel piazzale, causando il blocco del traffico degli autobus in ingresso che si riescono a divincolare solo a colpi di clacson.

Perchè i vigili che la mattina lasciano i volantini sui portapacchi delle biciclette la sera non lasciano qualche contravvenzione sui parabrezza delle auto?

2 commenti:

Massimo Cassinari ha detto...

Oggi alle 15 i cartelli c'erano, ma non riportano il numero dell'ordinanza (se ben ricordo in questo caso il divieto non è valido)

Marco A. ha detto...

Aggiungo un commento che può chiarire la mancanza del numero di ordinanza sul cartello. Fonte Avv Lupi: "La mancanza della indicazione della ordinanza sul cartello di divieto è a dire della Cassazione superata dalla portata conoscitiva del cartello sull'utente finale, come a dire se è chiaro che non devi fare una cosa poco importa se ti rendo edotto dei numeri della ordinanza."

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